FAQ

Domande e risposte sul mondo del Forex

Domande e risposte più comunemente utilizzati nel mondo del Forex e dei mercati.

Cos’è il Forex?

Il Forex è il mercato dove avvengono tutte le negoziazioni che hanno per oggetto le differenti valute. Non a caso, il termine stesso Forex deriva dall’inglese FOReign EXchange market.

Ha origini antiche e nasce da esigenze commerciali di cambiare una valuta per un’altra, al fine di concludere transazioni. Il Forex ed è il più grande mercato finanziario al mondo che permette di commerciare sulle valute internazionali.

Cosa si vende nel mercato del Forex?

Nel Forex vengono vendute le cosiddette “coppie di valute”: una valuta viene venduta secondo il suo valore rispetto ad una seconda valuta, ed è la seconda valuta che permette di esprimerne il valore in termini assoluti.

Quali sono gli orari operativi del Forex?

Il Forex opera praticamente 24 ore al giorno dal Lunedì al Venerdì.

Quanto costano gli scambi nel Forex?

Alla pari di ogni altro mercato, anche il Forex applica uno spread bid/offer, o domanda/offerta che consiste nella differenza di prezzo d’acquisto e di vendita di una coppia di valute. Il PIP è definito come il price interest point e corrisponde all’ultima cifra decimale di una quotazione. Per gli scambi maggiori, come ad esempio EUR/USD, il pip è solitamente minimo in quasi tutti gli scambi fra attori maggiori. Ad esempio un pip=1 significa che se EUR/USD è 1,1666 il prezzo d’acquisto sarà di 1,1667 dollari per euro e il prezzo di vendita 1,1666 dollari per euro. Nel mercato retail del Forex il PIP è generalmente molto più alto, anche 20 o 30 volte maggiore. La scelta del broker di riferimento è largamente influenzata anche dal PIP.

Come posso iniziare a fare trading nel Forex?

Il modo più semplice e diffuso per iniziare a fare trading nel mercato Forex è quello di scegliere un broker.

Cos’è un broker?

Il broker è l’intermediatore finanziario a cui si rivolge un trader per operare in borsa. Nel caso del trader online, il broker è la piattaforma operativa usata dal trader per aprire le posizioni con ordini di acquisto o di vendita.

Come scegliere un broker?

Prima di scegliere un broker bisogna considerare la qualità della piattaforma di trading, i costi di intermediazione, la soglia minima di capitale da depositare, le condizioni del servizio, la reputazione, le informazioni disponibili (trend, report, studi di mercato), l’affidabilità e le modalità di accesso al trading online. L’offerta è decisamente ampia e il consiglio è quello di scegliere fra la rosa dei migliori broker online autorizzati e regolamentati e di provare il conto demo in modo da coglierne le differenze e scegliere poi con cognizione la piattaforma più adatta alle proprie esigenze.

Come aprire un account in un broker?

Per aprire un account di trading presso un broker è necessario versare un deposito minimo e sottoporsi ad alcuni rapidi controlli d’identità e due diligence, attraverso i quali il broker valuta l’affidabilità del trader. Tali controlli derivano dal fatto che i broker prendono in prestito il capitale del trader offrendo diversi servizi tra cui quello economicamente impegnativo del leverage e hanno bisogno di valutare precisamente eventuali azioni di backstop per limitare perdite e default.

Cosa sono gli ordini?

Gli ordini sono le richieste di acquisto o di vendita che il trader consegna al broker. In un ordine il trader specifica lo strumento finanziario da comprare o vendere, la quantità e il prezzo.

Cosa significa aprire o chiudere una posizione?

Aprire una posizione significa acquistare una coppia di valute. Solitamente ci si propone di mantenere in portafoglio l’acquisto fatto per un orizzonte temporale che può essere di breve, medio o lungo termine. Rispetto al prezzo d’acquisto, la coppia di valute che abbiamo in portafoglio può aumentare o diminuire. La chiusura della posizione dipende anche dall’andamento del mercato. Si può chiudere una posizione, cioè vendere la coppia di valute, in perdita, in pareggio, o in guadagno. La chiusura in perdita avviene quando si rivende la coppia di valute ad un prezzo inferiore a quello d’acquisto. Il pareggio è quando acquisto e vendita, cioè apertura e chiusura della posizione, per quanto distanti nel tempo, sono avvenute allo stesso prezzo. La chiusura in guadagno avviene quando si rivende la coppia di valute ad un prezzo superiore. Si possono impostare anche degli strumenti automatici di chiusura e apertura delle posizioni, come vedremo più avanti.

Quali sono le migliori strategie di Forex?

Non esiste un approccio univoco al Forex trading: come ogni azione di speculazione finanziaria, è un’operazione altamente rischiosa dove si può rischiare di perdere una parte o l’intero capitale. Lo sviluppo di una strategia dipende molto da fattori psicologici personali.

Ci sono alcune irrevocabili regole di base che valgono tanto per il trader esperto quanto per l’ultimo arrivato, una su tutte è: NON INVESTITE MAI DENARO CHE NON SI E’ DISPOSTI A PERDERE.

Quanti soldi servono per iniziare ad operare nel Forex?

L’ammontare minimo per iniziare a fare trading dipende dal broker che si è scelto. Attualmente lo strumento principe sono i broker online che richiedono un deposito iniziale che mediamente va dai €10 ai €250. Questa è la cifra per aprire un conto. Per quanto riguarda il Forex sono spesso sufficienti importi minimi anche inferiori all’euro per aprire la più piccola delle posizioni di trading. Per permettere un maggiore guadagno anche agli investitori più piccoli, i broker applicano le cosiddette leve, strumenti che amplificano gli effetti delle oscillazioni di prezzo, sia in positivo che in negativo.

Cos’è la leva finanziaria?

La leva finanziaria è un fattore moltiplicativo dell’investimento finanziario che consente al trader di investire su un capitale di attività finanziarie anche se non ha tutta la liquidità disponibile. E’ utilizzata sia nelle strategie difensive di diversificazione che nelle strategie speculative. Tuttavia, espone il trader a maggiori rischi.

Quali sono gli strumenti automatici del Forex?

Le piattaforme di trading mettono a disposizione dell’investitore una serie di strumenti di gestione automatica del portafoglio. Questo serve per contenere eventuali danni da oscillazioni impreviste che possono occorrere durante i momenti in cui non si è di fronte al monitori per reagire alle oscillazioni del mercato valutario, prendendo posizione. Gli strumenti servono sia per limitare le perdite sia per cogliere le occasioni che abbiamo definito come più interessanti a seguito delle analisi di mercato.

Ecco i principali strumenti:

Strumenti di chiusura automatica della posizione

  • Stop loss: si tratta di un limite alle perdite. Generalmente se ci si deve allontanare dal monitor o se si ha un portafoglio vario in un momento particolarmente volatile e non si vuole perdere il controllo sulle posizioni aperte si imposta un valore sotto il quale un certo titolo non deve scendere. La funzione stop loss chiuderà la posizione al nostro posto qualora il titolo dovesse calare fino a quel livello. Da notare che lo stop loss, a seconda del profitto/perdita in essere, può essere impostato al di sopra o al di sotto del prezzo d’acquisto.
  • Take profit: è lo strumento complementare dello stop loss. Quando si è individuato un livello soddisfacente di guadagno si può impostare il portafoglio in modo che chiuda la posizione quando “ci riteniamo soddisfatti”. Si tratta di una decisione altamente strategica nonostante la semplicità dell’azione poiché permette di mantenere la strategia anche in caso di eccezionali rialzi che possono portare a comportamenti avidi di eccessiva attesa.

Strumenti di apertura automatica della posizione

  • Entry limit: è l’impostazione che permette di aprire una posizione comprando il titolo quando il prezzo scende al valore indicato. Tendenzialmente si tratta di uno strumento da utilizzare a seguito di accorte analisi di mercato che abbiano individuato una soglia cruciale per quello specifico titolo.
  • Entry stop: è lo strumento complementare rispetto al precedente e porta all’apertura della posizione quando il prezzo sale ad un determinato valore.
  • Leve: Sono il moltiplicatore che viene spesso applicato di default dal broker. Utilizzando le leve una previsione corretta può portare a un guadagno più consistente anche in caso di un investimento minimo, essendo le leve dei moltiplicatori che lavorano moltiplicando per 10, 50, 200 volte il guadagno. Lo stesso vale anche per la perdita. Con un investimento piccolo, si rischiano di fare grandi danni quando la previsione è sbagliata.

Quali altri strumenti ha a disposizione un trader?

Gli strumenti a disposizione dei trader sono numerosi e vengono forniti direttamente dai broker, a meno che il trader non abbia una formazione personale che non renda necessari questi supporti.

  • Copy trading e social trading: questa pratica consente di far partecipare a una strategia win-win i trader esperti e i meno esperti, permettendo ai meno esperti di guadagnare copiando le strategie dei “guru” della piattaforma, i quali guadagnano in commissioni dalle performance dei loro follower. I guru vengono individuati dalle statistiche della singola piattaforma e i broker che usano questo sistema offrono strategie statisticamente molto superiori alla media.
  • Formazione: i broker mettono a disposizione tantissimi strumenti per la formazione personale di ogni livello, dall’ABC del trading fino alle strategie più raffinate. Il materiale può essere in qualsiasi formato, anche audio/video.
  • Conto demo: si tratta di un conto dimostrativo dove il neo-trader può familiarizzare con gli strumenti che avrà a disposizione una volta che avrà effettuato il deposito in denaro reale. Con questo conto si imparano gli effetti dei singoli strumenti e soprattutto si conosce l’interfaccia grafica del broker, utilissima per i momenti di alta volatilità che richiedono impostazioni rapide dei comandi.
  • Calendario economico, notizie live e trend del broker: i broker mettono solitamente a disposizione dei trader il calendario economico che permette di anticipare il sentiment degli investitori attorno ad eventi di grande portata economica e finanziaria. Spesso i broker attivano anche un servizio di news online e un monitoraggio del trend interno della piattaforma.

Dove guadagnano i broker on line?

broker guadagnano principalmente in base allo spread, ovvero una piccola percentuale che viene dedotta dall’investimento al momento dell’apertura della posizione. Sebbene non sia tecnicamente una commissione, di fatto si comporta allo stesso modo.

Cos’è lo spread?

Lo spread è la differenza tra domanda e offerta.

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